La storia è una di quelle vecchie, stiamo infatti parlando di settembre 2010, quando Google annunciò Istant, un nuovo metodo di ricerca istantanea che avrebbe cambiato il modo di cercare da parte dell’utente; nella guida del centro di assistenza di Google viene spiegato
Non appena inizi a digitare i termini di ricerca, Google Instant visualizza automaticamente i risultati di una ricerca frequente che inizia con le lettere digitate.
A partire dai giorni successivi l’annuncio il panorama SEO si dimostrò subito scettico nonché preoccupato (qualcuno parlava della morte della SEO) delle possibili ripercussioni inerenti il posizionamento per i motori di ricerca.
Google Istant ha significato un cambiamento su due diversi fronti:
- Come l’utente effettua la ricerca: Instant fornisce un’anteprima dei termini più ricercati mentre si scrive;
- Come l’utente vede i risultati: la serp diventa dinamica e cambia di volta in volta mentre si digita.
A distanza di quasi due anni possiamo finalmente dire che Instant non ha “ucciso” la SEO, anzì, ha fornito a chi si occupa di web marketing un ulteriore modo per approfondire l’analisi delle ricerche fatte dagli degli utenti e per fare la fatidica keyword research (analisi e selezione delle parole chiave).
Andiamo a vedere quali sono i metodi più utilizzati per ricercare le parole chiave e come Google Instant ci abbia fornito uno strumento supplemetare.
Metodi di ricerca delle parole chiave
Tra i metodi più utilizzati per la ricerca di parole chiave ci sono:
- tool come il Google Adwords Keyword Tool: il famoso strumento di Adwords offre una panoramica completa delle ricerche effettuate dagli utenti relativamante ad una data parola chiave offrendo una serie di risultati “complementari”;
- funzioni relative agli operatori avanzati di Google come la tilde (~) o come il related che ci danno una panoramica dei risultati inerenti una determinata keyword;
- strumenti di ricerca avanzata di Google come le ricerche correlate (dalla sidebar di sinistra di Google cliccare su Più strumenti -> Ricerche correlate) che ci offrono una selezione semantica dei risultati legati ad una chiave di ricerca.
Detto questo andiamo a vedere come Google Istant ci permetta di approfondire la nostra ricerca.
Istant ci permette di avere un’anteprima delle query più digitate dagli utenti a partire già dalla prima lettera; proviamo ad andare su Google.it e digitare la lettera b e vediamo cosa succede.
Google, come potete vedere nell’immagine sopra, ci da un’anteprima delle parole chiave più cercate dagli utenti che iniziano con lettera b; gli utenti di Google si interessano a booking, beppe grillo e bnl.
Ma che succede se restringo il campo di ricerca ad una destinazione geografica precisa. Proviamo, andiamo nella colonna di sinistra di google.it e impostiamo come località Perugia.
Come potete vedere i suggerimenti di ricerca cambiano e nella top 3 troviamo: banca popolare di spoleto, booking e poi beppe grillo. A cosa ci serve tutto ciò? Semplice, a farci un’idea di come si caratterizzano le serp basate sul local che da uno degli ultimi update di Google è diventato uno dei parametri principali per la seo.
Google Instant, i tool di ricerca delle chiavi e gli operatori avanzati di ricerca sono tutti strumenti che possono esserci utili per capire e “comprendere” come ragiona un motore di ricerca.
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