Dati Google Search Console

Un sito può (soprav)vivere di sola SEO?

Quando si lancia un progetto web una delle prime attività a cui si pensa è come portare delle visite al sito e quali canali utilizzare per promuoverlo al meglio.

Le fonti di acquisizione di traffico negli anni si sono ampliate e diversificate (agli albori del web c’erano solo i motori di ricerca e le directories) e quando si parla di strategia digitale il consiglio che viene dato è quello di avere un giusto mix di canali: motori di ricerca, social network, siti referral, attività di promozione del sito offline, etc..

A seconda del progetto però ed in funzione del budget che si ha è preferibile concentrarsi su una strategia piuttosto che disperdere risorse in tante cose senza riuscire a farne bene nessuna.

Diversi anni fa (nel 2010) quando ho iniziato a lavorare nel marketing digitale ho cominciato con l’attività di Search Engine Optimization; in quegli anni fare una buona attività di SEO on page ed off page ti permetteva di ottenere una visibilità utile non solo ad avviare un business ma a mantenerlo negli anni.

Già ai tempi esistevano strumenti come Google Ads (a quei tempi AdWords) ma ancora la visibilità negli annunci Google non era indispensabile per un’azienda come lo è oggi e per quanto concerne i Social Network (Facebook era comparso da poco) ancora erano relegati all’ambito del puro intrattenimento. In sintesi, se un’azienda aveva un sito web e voleva ottenere visibilità bastava lavorare con una buona ottimizzazione per i motori di ricerca.

Oggi sono passati più di dieci anni da quei momenti e quello che mi sono chiesto (ed ho voluto sperimentare con un test) è: per un sito è ancora possibile vivere di sola SEO?

Premessa del test

L’idea è stata quella di capire se un (piccolo) business online può essere sostenibile solo grazie ad una strategia di Search Engine Optimization. Le attività che ho svolto sono:

  • Creazione e pubblicazione di un sito nuovo in un settore di nicchia (il valore medio di una vendita in questo settore si aggira tra gli 1.500€ ed i 2.000€);
  • Il sito nasce NO brand (è stato utilizzato un logo legato al dominio del sito e non è stata fatta nessuna attività di promozione del brand);
  • Il dominio (nuovo senza nessuno storico) del sito corrisponde ad una query per le quali volevo ottenere visibilità (dominio EMD);
  • Non sono stati creati profili Social legati al sito né è stata svolta nessuna attività di promozione sui social;
  • Il sito è stato inserito su Google Search Console per analizzare l’andamento della visibilità su Google;
  • Il controllo del traffico e delle conversioni è stato fatto tramite Google Analytics;
  • Le uniche attività svolte sul sito sono state: ottimizzazione on page, pubblicazione di articoli sul blog interno al sito, ottimizzazione tecnica del sito e inserimento di dati strutturati tramite Schema.org.
  • Non è stata svolta nessuna attività di link building né sono state fatte campagne di advertising.

La finestra temporale sulla quale ho analizzato i dati è di 12 mesi.

Parlando di costi, avendo realizzato tutti i contenuti personalmente, le spese per la creazione ed il mantenimento del sito in 12 mesi sono stati:

Dati Google Search Console

Dati Google Search Console Ricerca Web ultimi 12 mesi
Dati Google Search Console Ricerca Immagini ultimi 12 mesi

Il sito nel corso del tempo ha ottenuto visibilità per 16 pagine e 20 immagini; vedendo i 2 grafici sopra legati alla ricerca web e ricerca per immagini di Google Search Console si può vedere come ci sia stata nel tempo una crescita abbastanza omogenea delle impressioni e conseguentemente dei clic.

Come specificato sopra le uniche attività svolte sul sito sono state attività di ottimizzazione on page fatte all’inizio e la pubblicazione di articoli sul blog nel corso dell’anno.

Il sito ha ottenuto una buona visibilità nella ricerca per immagini; le immagini utilizzate sono state un mix di immagini prese da gallerie di immagini gratuite (modificate ad hoc) e immagini originali.

Dati Google Analytics

Dati Google Analytics – Acquisizione -> Canali

Il sito nel corso di 12 mesi ha ottenuto 950 sessioni da traffico organico che hanno portato alla compilazione di 15 richieste di preventivo (tasso di conversione dell’1,58%).

Il tasso di conversione intorno all’1,5% è un tasso abbastanza buono per il settore considerando che la compilazione del modulo prevede che l’utente lasci una serie di informazioni specifiche legate alla richiesta del prodotto (non solo nome ed email).

Risultati del test

Il calcolo da fare per capire la sostenibilità di un business online è quella di confrontare i costi per lo sviluppo ed il mantenimento del progetto con le entrate generate dal sito (o dalle altre componenti del progetto).

Nel mio piccolo test, a fronte di costi ridotti (anche se per correttezza andrebbero calcolati i costi legati al tempo dedicato allo sviluppo del sito e dei contenuti), i risultati ottenuti (senza entrare nello specifico delle entrate) sono stati più che sufficienti per ripagare i costi e anche per generare valore.

Ma se ci spostiamo di settore (non di nicchia) e su mercati dove lo scontrino medio è basso o medio/basso sicuramente dei numeri come quelli sopra non possono essere sufficienti a mantenere un business in attivo.

Oggi come oggi la SEO è una delle strategia di acquisizione traffico che ancora porta dei vantaggi competitivi (utenti maggiormente qualificati e tasso di conversione più alto rispetto ad altri canali) ma che da sola non può bastare ad un’azienda che punta a lavorare nel digital.

La migliore soluzione, oggi come in passato, è quella di diversificare le fonti di traffico sia online che offline puntando a valorizzare il brand e renderlo maggiormente riconoscibile. Inoltre il solo mezzo organico, sia nell’ambito dei motori di ricerca che dei Social Network, non è più sufficiente ad avere visibilità e le attività di Advertising diventando non solo strategiche ma fondamentali per acquisire clienti online.

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