5 Motivi per NON Utilizzare WordPress

5 motivi per cui WordPress NON è (sempre) la scelta giusta per il tuo sito

WordPress rappresenta oggi il CMS in assoluto più conosciuto, diffuso ed utilizzato per la realizzazione di siti web; secondo i report di BuiltWith 4 siti su 10 in tutto il Mondo sono realizzati con WP e in Italia quasi la metà dei siti web è basato su WordPress.

Il successo che WordPress ha ottenuto nel corso degli anni è dovuto a svariati motivi:

  • è Open Source (e gratuito);
  • ha basse barriere di accesso per imparare ad utilizzarlo;
  • è flessibile (grazie ai Plugin è possibile fare praticamente qualsiasi cosa).

Rispetto ad altri CMS competitor, WordPress si è imposto sul mercato diventando la scelta principale da parte di tanti utenti per la realizzazione del proprio progetto web. Ma siamo sicuri che WP sia sempre la scelta giusta?

In realtà non sempre. In alcuni casi per realizzare un sito web conviene optare per soluzioni diverse rispetto a WordPress: vediamo perché:

Complessità (per fare le cose fatte bene)

Uno dei motivi per cui WP viene spesso scelto come CMS è perché la percezione che si ha e che sia semplice da utilizzare (scaricare, installare e configurare). La grande Community che è nata intorno a questo progetto nel tempo ha creato tantissime risorse per imparare ad utilizzare questa piattaforma e anche per chi non è un tecnico o un programmatore può risultare abbastanza semplice creare un sito in WordPress.

Inoltre la maggior parte degli hosting offrono pacchetti con preinstallazioni già pronte di WordPress e questo permette praticamente a chiunque di creare un sito web con WP in pochi passaggi e poco tempo. Ma è davvero così semplice fare un sito (fatto bene) in WordPress?

In realtà non così semplice come si possa pensare. Per creare un sito che sia efficace ed ottimizzato serve approfondire molto bene il funzionamento della piattaforma: imparare a conoscere i temi, capire come scegliere il giusto tema, comprendere a cosa servono i plugin e quali utilizzare, imparare le logiche dell’architettura WordPress, capire le possibili vulnerabilità e come affrontarle.

Insomma per realizzare un sito ben fatto con WordPress serve comunque studiare e non sempre questo studio è così semplice come sembra (sul mercato esistono soluzioni alternative a WP che possono essere più facili da apprendere per chi non è un esperto).

Aggiornamenti

Quando si realizza un sito in WordPress i componenti che si utilizzano sono almeno 3:

  • Il core (il cms vero e proprio);
  • Il tema (la componente grafica e di layout);
  • I plugin (le estensioni che servono ad arricchire le funzionalità del cms).

Anche se i 3 elementi lavorano in sinergia all’interno del sito in realtà sono strumenti differenti tra loro e molto spesso sono realizzati da sviluppatori differenti; online esistono decine di marketplace dove poter acquistare temi (realizzati da agenzie o freelance) e sul repository dei plugin di WordPress si trovano tantissimi plugin ognuno dei quali è sviluppato e supportato da persone diverse.

Cosa comporta tutto questo? Che quando WordPress (il core) rilascia un aggiornamento diventa necessario aggiornare separatamente plugin e tema grafico proprio perché sono indipendenti rispetto alla piattaforma.

Di per sé l’aggiornamento può anche essere semplificato (in WP esiste la possibilità di attivare gli update automatici che ti permettono di mantenere il tuo sito aggiornato) ma questa modalità può rivelarsi rischiosa nel caso in cui uno dei plugin o il tema abbiano qualche incompatibilità rispetto all’upgrade di WordPress creando problemi di funzionamento del sito.

Il mantenimento e l’aggiornamento di un sito in WordPress è un aspetto molto importante da tenere in considerazione quando si sceglie questo CMS perché l’attività di controllo ed aggiornamento fatto in modo sicuro prevede una serie di attività per le quali si può impiegare diverso tempo:

  • In caso di update va creata una copia di backup del sito;
  • Va creata poi un’area di staging dove effettuare gli aggiornamenti;
  • Bisogna verificare che gli aggiornamenti non creino problemi al funzionamento del sito e in caso contrario va risolto il problema;
  • Terminata la verifica il sito in staging va sostituito al sito online.

Insomma, se non hai voglia di “sbatterti” in tutte queste attività ti conviene optare per una piattaforma dove non sei tu a doverti occupare degli update.

Prestazioni

Uno degli elementi oggi più importanti quando si realizza un sito web riguarda le prestazioni, cioé la velocità di caricamento del sito. Secondo un rapporto Google sulla velocità dei siti:

Un secondo di attesa in più può ridurre il tasso di conversione del sito del 20%

Questo significa che un sito lento è un sito che ottiene molti meno contatti rispetto ad un sito veloce. Del resto basta pensare al nostro comportamento da utenti quando navighiamo dallo smartphone: se clicchiamo su un risultato di ricerca ed il sito impiega troppo tempo a caricare molto spesso facciamo dietro front e andiamo su un altro sito.

E WordPress permette di fare siti veloci o lenti? La risposta è “dipende“.

I tempi di caricamento di un sito dipendono da molti fattori; se sei interessato ad approfondire questi aspetti ti consiglio di leggere la documentazione di PageSpeed Insights di Google che offre anche uno strumento per misurare la velocità di un sito web. Come parametro di benchmark Google stesso indica che un sito che impiega più d 3 secondi a caricare viene considerato lento e che una buona velocità di caricamento dovrebbe essere tra 1 e 2 secondi.

Senza scendere troppo in tecnicismi i fattori che rallentano un sito posso essere fattori legati alle prestazioni del server o fattori che dipendono dal sito stesso (es: elementi grafici, immagini, codici javascript o css, etc..).

Ma come si fa a realizzare un sito veloce?

Come per aumentare la velocità di un’automobile serve calibrare nel modo giusto tutti i componenti (motore, carburatore, trasmissione, telao, etc..) così anche per un sito serve ottimizzare al meglio ogni parte (server, tema, plugin, etc..).

Molto spesso questo lavoro di ottimizzazione è davvero complesso tanto che anche in ambito WP esistono figure specializzate nell’ottimizzazione delle performance del sito. Il problema principale di WordPress (che di base offre ottime prestazioni) è che per rendere un sito bello e ricco di funzionalità aggiuntive si va ad “appesantire” il core con plugin superflui o con temi eccessivamente pesanti.

Se non vuoi diventare matto dietro alle ottimizzazioni del sito a volte piuttosto che WordPress conviene optare per altre soluzioni.

Compatibilità

Il tema compatibilità è strettamente collegato ai punti degli aggiornamenti e della sicurezza. Come accennavo prima WordPress lavora con temi e plugin che sono sviluppati da soggetti diversi; sul mercato esistono migliaia (se non milioni) di plugin e temi gratuiti o a pagamento che si possono integrare nel proprio sito.

Il problema principale è capire quali temi e quali plugin scegliere e quali invece evitare.

Il rischio principale della scelta errata di un componente WordPress e che si può basare lo sviluppo del sito sull’utilizzo di uno specifico plugin o tema e scoprire poi a distanza di tempo che questo plugin o tema non è più supportato con il rischio di non poterlo aggiornare e di andare incontro a problemi di sicurezza.

Da questo punto di vista la scelta di soluzioni premium (a pagamento) permette di minimizzare questa componente di rischio ma non di annullarla del tutto. Ad esempio a me è capitato di optare qualche anno fa per uno specifico tema WordPress (pagato) con il quale ho realizzato il mio sito e poi trovarmi un paio di anni dopo con la necessità di dover cambiare tema (con tutte le criticità, i tempi ed i costi del caso) perché quello inizialmente scelto non era più aggiornato e quindi non compatibile con le nuove versioni del cms.

L’unico modo per evitare problemi legati alle compatibilità tra core e strumenti terzi è quello di scegliere una piattaforma che offre le funzionalità di cui hai bisogno per il tuo progetto direttamente integrate nel core.

Sicurezza

Essere i primi in un mercato significa anche essere i più soggetti ad attacchi. WordPress è uno dei CMS più a rischio vulnerabilità ed i siti realizzati in WP sono spesso vittima di attacchi da parte di hacker che sfruttando i bug della piattaforma o delle estensioni ad essa collegate creando grossi problemi di sicurezza ai siti.

Basta guardare la lista delle releases fatte nel tempo da WordPress (fino ad oggi quasi 40 in meno di 2 anni) per capire i rischi di sicurezza di questo CMS (una release viene fatta o per correggere un bug o per implementare funzionalità).

Utilizzare WordPress significa porre molta attenzione ai rischi di vulnerabilità della piattaforma tenendo a mente tutti quegli aspetti che possono minare la sicurezza del tuo sito: scelta corretta di temi e plugin, mantenimento della piattaforma, aggiornamenti, etc…

I rischi di non mantenere al sicuro il proprio sito è quello di vederselo “bucato” (hackerato) e rischiare di non accorgersene nemmeno. Alcuni attacchi infatti sono subdoli e in prima battuta non mostrano al proprietario del sito nessun elemento evidente per capire l’attacco.

Nell’esempio sopra l’hacker ha creato migliaia di pagine spam sul sito non visibili però in prima battuta ma accessibili al motore di ricerca con l’obiettivo di far indicizzare contenuti con link a siti di spam.

Soluzioni alternative a WordPress

Ricapitolando WordPress non sempre è la scelta giusta per il tuo sito web, soprattutto se il tuo progetto non ha particolari esigenze di sviluppo o se non hai intenzione di investire troppo tempo e/o risorse nello sviluppo di un sito.

In questi casi la scelta migliore è quella di optare per un Website builder in cloud che offre alcuni vantaggi importanti rispetto a WordPress:

  • Puoi gestire hosting, dominio e piattaforma in un unico ambiente e con un unico canone;
  • Il sistema di creazione del sito è basato su editor visuale drag and drop che ti permette di realizzare un sito con una grafica evoluta anche senza particolari competenze tecniche;
  • I Website Builder offrono temi e strumenti già integrati nella piattaforma che puoi scegliere ed utilizzare in modo semplice ed intuitivo;
  • Gli aggiornamenti sono automatici e fatti direttamente dalla piattaforma senza rischi di problemi al sito;
  • Non hai sorprese rispetto ai costi: avendo un canone mensile o annuale sai sempre in anticipo quanto ti costerà il sito.

A questo punto la domanda che ti può venire in mente è? Ma essendo WordPress gratuito e Open Source non mi conviene rispetto ad uno strumento a pagamento? In realtà no, perché solo il CMS WordPress è gratuito ma da solo non ti basta per realizzare un sito. I costi che dovrai affrontare per lo sviluppo con WP sono:

  • Hosting + Dominio: dai 30€ ai 100€ / anno a seconda del server;
  • Tema Premium (mai scegliere temi gratuiti): tra i 50€ ed i 100€ / anno (vanno considerati anche gli aggiornamenti);
  • Plugin Premium (potrebbero non servirti ma non si sa mai): tra i 50€ ed i 150€ / anno;
  • Costi di aggiornamento (se ti gestisci il sito in autonomia non avrai dei costi aggiuntivi ma dovrai prevedere dei costi in termini di tempo): considera 1 o 2 ore al mese se non ci sono troppi update.

Totale anno: tra i 130€ ed i 350€ / anno senza considerare tempi o canoni di update.

Quanto costa invece un website builder? Dipende, ma per darti 3 esempi di piattaforme che ho testato io stesso i costi sono decisamente più bassi:

Oltre a questi builder che ti ho indicato ce ne sono tantissimi altri. Quando si tratta di scegliere uno strumento di questo tipo tieni sempre in considerazione le funzionalità che ti servono per sviluppare il tuo progetto, individua le piattaforme che offrono queste funzionalità e testale (la maggior parte di questi tool offrono una prova gratuita o una versione freemium) prima di scegliere quella più adatta alle tue esigenze.

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